Email marketing: tutto ciò che c’è da sapere

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Avevamo già affrontato in uno dei nostri precedenti post la differenza che intercorre tra l’email marketing e marketing automation. Quello che tutt’oggi possiamo dire in merito è che sono davvero molte ancora le persone che fanno confusione sul significato oltre che sulla modalità del loro utilizzo.

Invio della newsletter mensile in prossimità di ricorrenze specifiche piuttosto che un buono sconto ricevuti perché fedeli al brand. Tutte azioni importanti ma… l’email marketing è molto di più!

Oggi scopriremo insieme modalità, strumenti e vantaggi di un’attività spesso sottovalutata, dal ritorno potenzialmente altissimo.

Email Marketing: significato

Il marketing non è più una questione di ciò che sai produrre, ma di quali storie raccontare – Seth Godin

Il grande Godin lo aveva affermato e, mai come in questo momento, immedesimare l’utente nella storia, facendolo sentire parte integrante di una conquista piuttosto che di un cambiamento importante, si rivela l’attività preferita del marketing.

email marketing - significato

Molto pochi ancora conoscono la sua definizione ma fare email marketing oggi richiede una capacità di previsione certosina di quelle che sono le sue luci e le sue ombre. Perché oggi l’ email marketing richiede strategia, obiettivi precisi e strumenti adeguati.

Ma partiamo con la sua definizione. L’email marketing è, da un lato, l’utilizzo delle email per la promozione di prodotti, dall’altro il mezzo per stabilire una relazione che sia più duratura con i clienti potenziali e/o quelli acquisiti in precedenza.

Le email devono sempre avere un carattere originale e soprattutto informativo per il target a cui si rivolgono: l’utente che percepirà il valore delle informazioni sarà certamente portato a leggerle, condividerle e avrà più probabilità di contattare il brand.

Nello specifico, esistono varie tipologie di email da inviare ai propri clienti. Di seguito cercheremo di esplicitarle una per una.

Email marketing: come si fa 

Sembra qualcosa di estremamente semplice. In realtà prevede capacità di sintesi dei più importanti argomenti che hanno rappresentato l’azienda nel corso del mese in questione.

I messaggi di email da inviare agli utenti si possono classificare così in: DEM, Newsletter e automazione.

Cosa è una DEM

Una DEM (acronimo di Direct Email Marketing) è un messaggio via mail inviato a una mailing list preimpostata. Le DEM servono, solitamente, a veicolare comunicazioni di tipo commerciale. Un esempio calzante è certamente l’invito dell’utente al compimento di azioni al fine di ottenere un beneficio o promuovere nuovi prodotti, codici sconto, offerte temporanee etc.

Cosa è una newsletter

Le Newsletter, invece, come suggerisce la parola stessa, si definisce come un aggregato di news, motivo per il quale ha un taglio più editoriale. Questo topo di comunicazione viene utilizzata da tutte quelle realtà che hanno buoni contenuti da condividere: non solo testate giornalistiche quindi ma semplicemente aziende con un blog o professionisti che vogliano fare divulgazione su tematiche legate ai propri servizi.

email marketing - newsletter

Insito è che l’invio delle email deve avvenire ad una lista di contatti che necessita di essere segmentata e verificata per comprenderne la qualità delle email inviate.

Detto ciò, si potrebbe verificare l’invio dei messaggi in maniera automatica. Si tratta dei cosiddetti flussi di automazione, gli stessi che permettono di fare il “nurturing” vale a dire alimentare curiosità e autorevolezza nei confronti del marchio. L’obiettivo ultimo? Sempre e comunque la conversione dell’utente.

E se la marketing automation è il puzzle che contiene una tessera chiamata email marketing, quest’ultima si presenta come un mondo dalle logiche complesse quanto affascinanti da scoprire e saper utilizzare.

Il trend della newsletter, in particolare, risulta in forte crescita: basti pensare che la maggior parte delle email inviate rientrano nella tipologia newsletter.

Email Marketing: chi sono i suoi fruitori

Le persone a trarre beneficio dall’attività di email marketing provengono da svariati settori.

I siti editoriali, ad esempio, avranno certamente newsletter ricche e molto seguite, così come consulenti e professionisti di nicchie verticali.

Le DEM, dal canto loro, sono un ottimo strumento appannaggio degli eCommerce, che possono contare anche sulla forza delle automazioni per ingaggiare gli utenti in un flusso virtuoso di ri-acquisto e di premialità tramite sconti e offerte personalizzate.

Email marketing: gli obiettivi

email marketing - benefici

Dopo aver sviscerato le varie tipologie di email così come le tipologie di pubblico al quale si rivolgono, passiamo all’obiettivo che spinge all’utilizzo dell’email marketing all’interno di una strategia di business.

L’obiettivo dell’email marketing, infatti, cambia a seconda del destinatario del messaggio.

Portiamo degli esempi.

Un cliente che ha già acquistato deve continuare ad essere informato e coccolato con premi, buoni sconto; il cliente che invece non ha ancora convertito, dovrebbe essere costantemente stimolato grazie all’utilizzo dello storytelling, disciplina non solo capace a “raccontare storie” ma dalla forte propensione all’immedesimazione nella situazione al punto tale da divenire “divoratori di sapere”. Questo condurrà inevitabilmente all’azione desiderata.

Email marketing: metriche da analizzare

Abbiamo definito significato, obiettivi, fruitori, tipologie di newsletter. Ebbene, queste metriche da sole non bastano per fare bene e sempre meglio. Ne occorrono delle altre, capaci di analizzare una gran mole di dati e tenere sotto controllo l’invio di ogni nuova comunicazione.

Di seguito elenchiamo quelle imprescindibili, vale a dire:

  • Open Rate (OR), ossia il tasso di apertura generale (quindi anche delle aperture multiple che utente compie);
  • Unique Open Rate (UOR), ovvero la versione “utente unico” del precedente dato;
  • Click-Throuhg-Rate (CTR), uno dei dati più importanti, che indica il numero di click sulle CTA contenuto nell’email, indice quindi dell’efficacia del messaggio;
  • CTOR (Click-through Open Rate), il rapporto tra il numero di click unici e le aperture uniche, che descrive la reattività al messaggio;
  • Unsubscribe Rate (UR), cioè il tasso di disiscrizione dell’utente alla newsletter;
  • Conversion Rate (CR), i dati possono essere monitorati e visionati grazie agli analytics del proprio sito. Ergo: dall’email è possibile comprendere se l’utente abbia concluso l’azione desiderata.

Last but not least, lo spam score capace di indicare il numero di email finite in spam.

Email marketing: i benefici di una corretta strategia

Sembrerà complesso, quasi irrealizzabile, ma riuscire a mettere in piedi una strategia di email marketing che preveda tutti i punti suddetti, porta ad un guadagno, oltre che economico, di consapevolezza del brand e quindi di immagine.

email marketing - strategia

I benefici di questa attività, infatti, sono davvero molti. Tra questi:

basso effort e ottimo ROI. Questo giustifica i costi nella scelta della piattaforma capace di occuparsi della gestione dell’email marketing in azienda.

misurabilità delle azioni e dei messaggi (l’analisi delle metriche ne sono la prova).

Alto tasso di personalizzazione e rapidità nella comunicazione del messaggio. I consumatori, che in generale amano ricevere newsletter dai brand che più apprezzano, avvertono non solo l’esclusività nell’invio del messaggio ma anche un senso di immediatezza che spazza il tempo necessario che avrebbero impiegato nella ricerca dell’offerta più conveniente sul prodotto/servizio desiderato.

La percezione di aver riassunto tutto ciò che l’utente stava cercando in un’unica email è davvero impagabile! Motivo per il quale il lavoro di costruzione del messaggio richiede studio e attenzione massima in base all’obiettivo che l’azienda si è posta all’origine.

Email marketing: I nuovi trend 2022

email marketing - trend

Abbiamo già parlato dei KPI e dell’importanza del monitoraggio dopo l’invio dell’email all’utente. Sono tutte necessarie certamente ma ve ne è una in assenza della quale non avremmo contezza di quanto il contenuto inviato sia interessante per chi lo legge: il suo nome è tasso di reattività e negli ultimi anni, vista la marea di informazioni alle quali siamo esposti quotidianamente, risulta sempre più difficile catturare l’attenzione dell’utente e condurlo quindi ad una reazione.

Questa premessa dovuta per dire che le aziende oggi hanno necessità di personalizzare le campagne di email marketing in base al target grazie anche all’ausilio di strumenti di marketing automation in grado di intercettare l’utente al momento giusto, battendo in velocità la concorrenza spietata.

Conclusione

In questo articolo abbiamo cercato di spiegare in maniera il più possibile esaustiva cosa significhi email marketing, “scandagliando” le sue tante sfaccettature.

Questo è solo l’inizio di un viaggio nei processi che conducono al successo di una comunicazione destinata non solo a sopravvivere ma ad implementarsi nel tempo.

Non perderti le prossime “puntate” dedicate all’argomento! Nel nostro prossimo blogpost tutto ciò che c’è da sapere su come migliorare le performance delle campagne di email marketing.

Ti aspettiamo!

FAQ

1.Come si fa email marketing?

-Segmentare la mailing list;

-verificare la qualità delle email della mailing list;

-usare la marketing automation;

-attenzione al mobile;

-personalizzare le email;

-attenzione alle call to action;

-inserire sempre un link all’unsubscribe;

-scegliere bene le parole dell’email per evitare di farla considerare spam.

2.A cosa serve l’email marketing?

L’email marketing è una forma di marketing in continua crescita, fondamentale per comunicare i valori del proprio brand e per creare un rapporto diretto e di fiducia con i propri clienti e lead.

3.Quali sono i vantaggi dell’email marketing?

Facilità nel creare un database. Comunicazione istantanea. Facilità di tracciatura. Personalizzazione del messaggio.

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