La pandemia e la spinta data da risorse come quelle del PNRR hanno dato motore alla digitalizzazione delle imprese, ma non mancano i fronti critici. Oggi affronteremo l’importanza della gestione dati dei propri clienti in azienda così come dei fornitori.
Il problema della gestione dati
Con l’avvento della pandemia, le imprese non hanno avuto tempo di procrastinare l’entrata nel mondo digital: potenziare il loro modus operandi con soluzioni innovative doveva essere il must per poter competere sul mercato consentendo ai clienti esistenti, così come ai nuovi, di visitare l’azienda e la sua nuova offerta. E i dati? Le aziende hanno iniziato a porsi anche questo problema cercando sin da subito una soluzione, i dati che come abbiamo approfondito in precedenza, costituiscono dei veri e propri asset strategici per ogni azienda che voglia distinguersi sul mercato.
Ed ecco che non esiste strada senza impedimenti, così come non esiste problema senza soluzione (o quasi). In questo caso la soluzione è presto detta: digital e innovazione sono le keywords a cui tutte le aziende devono far riferimento oggi. Nonostante ciò permane un problema: quello dell’analisi della gestione dei dati aziendali, criticità da dover fronteggiare e risolvere.
Di seguito proponiamo un elenco di problematiche che le imprese si trovano a contrastare in questa fase di mezzo:
- il digitale può essere sostitutivo in alcuni processi di internazionalizzazione, in altri è complementare, ovvero i maggiori benefici si ottengono dall’integrazione tra soluzioni di internazionalizzazione basate sulla presenza diretta con soluzioni basate su strumenti digitali;
- i processi di internazionalizzazione sono complessi e il compito del digitale è quello di non creare il rischio di semplificazione. Sebbene annulli le distanze, il digitale non cancella le differenze tra mercati. Si rivela necessario quindi mantenere l’integrazione tra online e offline perché quest’ultimo è in grado di generare conoscenze complementari che non devono andare mai perse. Questo rischio di semplificazione può essere aumentato dal fatto che l’impresa crea filiali “virtuali”, con scarsa presenza di personale e processi decisionali accentrati, ergo: perseguire logiche di adattamento locale sarebbe sempre più complesso.
Detto ciò, i benefici che il digital apporta alla quotidianità delle attività aziendali è davvero disarmante! I dati raccolti digitalmente infatti sono raggruppati in un unico software dal nome CRM così come dai social network e altre app terze, le stesse che rendono il lavoro in azienda più fluido, snello e performante.
Gestione dati: costi ridotti grazie al CRM
Così come diminuiscono le difficoltà che le persone incontrano per trovarsi fra loro e comunicare a distanza, a ridursi ( in alcuni casi ad azzerarsi) grazie all’avvento della digitalizzazione nel campo aziendale, sono i costi di gestione dei dati di clienti e venditori grazie al software CRM.
Questo perchè avere un sistema che permetta di registrare le attività dei venditori ad esempio, non solo migliora le prestazioni del venditore stesso ma consente anche di avere un quadro generale delle trattative che stanno seguendo così da poter organizzare al meglio la loro giornata.
Inserire dati è un’attività imprescindibile in azienda ma farla con lo strumento sbagliato porta ad un dispendio di tempo oltre che a un margine di inesattezza nel dato inevitabilmente più alto: tenere traccia del percorso che compie il prospect nel processo di acquisto massimizza il risultato.
Ricapitolando: possedere il dato non equivale ad un maggiore controllo ma il discorso è molto più profondo. Ciò su cui si agisce è la vita dei venditori e la qualità dei clienti che migliora, notevolmente!
Questo uno dei grandi plus che il CRM possiede, questa la sua forza che lo vede oggi come il nuovo faro per lo sviluppo del business aziendale a livello globale.